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Domande e risposte sugli incendi boschivi: come l’UE si prepara per il 2023
Le previsioni sul rischio di incendi in Europa e nel resto del modo sono in continuo aumento a causa dei cambiamenti climatici e con ogni probabilità l’anno in corso sarà ancora di più caratterizzato da incendi di vastissime proporzioni, con perdita di vite umane e aree che necessiteranno molto più tempo per un loro completo ripristino. Solo nel 2022 gli incendi boschivi hanno distrutto un’area pari circa alla superficie del Montenegro e il meccanismo di protezione civile dell’UE è stato attivato 10 volte per attivare un’assistenza antincendio transfrontaliera. Per prepararsi ancora meglio ad aiutare gli Stati membri ad affrontare la stagione degli incendi boschivi, l’UE ha raddoppiato la sua capacità aerea antincendio.
Di quali mezzi antincendio dispone l’UE per il 2023
- La riserva rescEU comprende 28 aeromobili antincendio. Tra questi 24 aerei e 4 elicotteri antincendio messi a disposizione dai 10 Stati membri seguenti:
- Croazia: 2 aerei di media portata
- Cipro: 2 aeromobili leggeri
- Cechia: 2 elicotteri
- Francia: 2 aerei di media portata e 1 elicottero
- Germania: 2 aeromobili leggeri
- Grecia: 2 aerei di media portata, 2 aeromobili leggeri e 1 elicottero
- Italia: 2 aerei di media portata e 2 aeromobili leggeri
- Portogallo: 2 aeromobili leggeri
- Spagna: 2 aerei di media portata
- Svezia: 4 aeromobili leggeri
- Le squadre antincendio a terra, composte da più di 440 vigili del fuoco, saranno dislocate in Francia (circa 170 effettivi), Grecia (circa 200) e Portogallo (circa 60). I vigili del fuoco saranno messi a disposizione dagli 11 Stati membri seguenti:
- Austria: 40 vigili del fuoco
- Bulgaria: 32 vigili del fuoco
- Finlandia: 48 vigili del fuoco
- Francia: 40 vigili del fuoco
- Germania: 40 vigili del fuoco
- Lettonia: 20 vigili del fuoco
- Malta: 20 vigili del fuoco
- Polonia: 30 vigili del fuoco
- Romania: 80 vigili del fuoco
- Slovacchia: 20 vigili del fuoco
- Slovenia: 20 vigili del fuoco
• Il coordinamento del programma di condivisione delle risorse è di competenza del meccanismo di protezione civile dell’UE. L’UE cofinanzia i costi di viaggio, alloggio e soggiorno e parte dei costi operativi dei vigili del fuoco europei dislocati in Francia, Grecia e Portogallo, nonché i costi di rientro nei paesi di origine.
- La riserva rescEU integra e rafforza le risorse messe a disposizione fino ad oggi dal pool europeo di protezione civile (ECPP):
- 4 aerei Canadair (2 dalla Francia e 2 dalla Grecia)
- 5 squadre antincendio a terra senza moduli di veicoli provenienti da Grecia (1), Spagna (1), Francia (2) e Portogallo (1)
- 7 squadre antincendio a terra con moduli di veicoli provenienti da Bulgaria (1), Francia (2), Polonia (3) e Portogallo (1)
- due gruppi di consulenza/valutazione per la lotta agli incendi boschivi provenienti dalla Spagna.
Come viene finanziata la flotta antincendio rescEU
L’UE finanzia il 75% dei costi di messa a disposizione degli attivi (ad es., aeromobili) e del personale durante il periodo di validità dell’accordo (stagione degli incendi boschivi).
Il 100% dei costi di trasporto per ciascun dispiegamento e il 75% dei costi operativi sono coperti dall’UE in caso di dispiegamento in Europa; e il 100% in caso di dispiegamento al di fuori dell’Europa
Qual è stata la risposta dell’UE agli incendi boschivi degli anni precedenti
La flotta antincendio rescEU dell’UE mobilitata per contrastare gli incendi boschivi del 2022 era composta da 13 velivoli (12 aeromobili e 1 elicottero) e dispiegata nei seguenti paesi dell’UE: Croazia, Francia, Grecia, Italia, Spagna e Svezia. La Francia e la Grecia avevano inoltre registrato ciascuna altri 4 Canadair nel pool europeo di protezione civile.
Nel corso dell’anno il centro di coordinamento della risposta alle emergenze (ERCC) ha ricevuto 11 richieste di assistenza per contrastare gli incendi boschivi, in alcuni casi contemporaneamente, da parte di Albania, Cechia, Francia, Germania, Portogallo e Slovenia. Per aiutare i soccorritori nazionali a contrastare i massicci incendi boschivi sono stati dispiegati, attraverso il meccanismo di protezione civile dell’UE, 33 aeromobili, 8 elicotteri e oltre 1500 vigili del fuoco a terra.
Il servizio di gestione delle emergenze di Copernicus (CEMS) ha prodotto nel 2022, a livello mondiale, 328 mappe delle zone colpite da incendi boschivi.
Nel 2021 gli aerei e gli elicotteri antincendio di rescEU sono intervenuti per contrastare incendi boschivi a Cipro (dal 3 al 5 luglio), in Italia (dal 25 al 30 luglio), in Turchia (dal 1° al 24 agosto), in Grecia (dal 3 al 30 agosto) e in Austria (dal 29 ottobre al 5 novembre). Nel 2019 l’UE ha inviato aerei antincendio rescEU sull’isola greca di Eubea/Evia (13 agosto).
Di quali altri strumenti dispone l’UE per la preparazione agli incendi boschivi e per la prevenzione e il monitoraggio degli stessi.
- Il centro di coordinamento della risposta alle emergenze (ERCC),operativo 24 ore al giorno, attua un monitoraggio degli incendi boschivi preoccupanti e si mantiene in stretto contatto con le autorità dei paesi interessati.
- Nel periodo dal 19 giugno al 14 settembre sarà costituito un gruppo di supporto per gli incendi boschivi in seno all’ERCC, composto da esperti degli Stati membri dell’UE, dagli Stati che partecipano al meccanismo di protezione civile dell’UE, dal personale dell’ERCC e dagli esperti scientifici del consorzio “ARISTOTELE” – partenariato scientifico europeo per i rischi naturali.
- Il pool europeo di protezione civile (ECPP) riunisce le risorse antincendio degli Stati membri e degli Stati partecipanti che possono essere dispiegate con breve preavviso. Si tratta di risorse già preimpegnate a favore dell’ECPP dagli Stati membri e dagli Stati partecipanti e certificate dalla Commissione europea.
- Nel 2021 la Commissione ha elaborato il piano d’azione per la prevenzione degli incendi boschivi, un risultato tangibile del quale – il quadro di valutazione per la revisione inter pares degli incendi boschivi – è ora disponibile. Il quadro promuove lo sviluppo di capacità di gestione del rischio di incendi boschivi e lo scambio di buone pratiche tra i paesi europei. Esso agevolerà le revisioni inter pares dei sistemi di gestione del rischio di incendi boschivi nel quadro del meccanismo unionale di protezione civile (UCPM). Si tratta di un nuovo strumento che aiuterà i paesi a valutare la loro capacità di prevenire l’inizio degli incendi boschivi e la loro preparazione a farvi fronte. Gli Stati membri e gli Stati partecipanti sono invitati a partecipare su base volontaria a una valutazione inter pares della gestione degli incendi boschivi o a utilizzare questo strumento per un’autovalutazione, a livello nazionale e/o regionale.
- I servizi e gli strumenti di monitoraggio nazionali ed europei, quali il sistema europeo d’informazione sugli incendi boschivi (EFFIS), forniscono informazioni aggiornate e affidabili sugli incendi boschivi in Europa. L’EFFIS fornisce previsioni sui pericoli d’incendio (a breve e a lungo termine) e informazioni in tempo quasi reale sugli incendi attivi e sulle aree bruciate.
Durante la stagione degli incendi si terranno riunioni periodiche con gli Stati membri dell’UE e gli Stati partecipanti al meccanismo di protezione civile dell’Unione ai fini di uno scambio di informazioni sul loro stato di preparazione e sui rischi di incendio.
- Il servizio di mappatura satellitare di emergenza Copernicus dell’UE può essere utilizzato per la mappatura degli incendi boschivi.
FONTE: COMMISSIONE EUROPEA