News
Domande e risposte: la Commissione raggiunge un accordo con BioNTech-Pfizer sulla consegna di vaccini
Come è stato negoziato l’accordo con BioNTech-Pfizer?
I negoziati si sono svolti secondo gli orientamenti forniti dagli Stati membri dell’UE in sede di comitato direttivo sui vaccini, con l’obiettivo di ridurre il numero di dosi e distribuire le consegne nei prossimi anni, come richiesto dai ministri della Salute nella riunione del Consiglio EPSCO del 9 dicembre 2022.
I negoziati con BioNTech-Pfizer sono stati condotti da una squadra negoziale congiunta composta da rappresentanti della Commissione e da esperti di diversi Stati membri. Tale squadra ha condotto i negoziati con gli tutti Stati membri e per loro conto e sotto la guida del comitato direttivo sui vaccini.
Come funziona la conversione in dosi facoltative?
Gli accordi di acquisto con gli sviluppatori di vaccini, concordati dagli Stati membri partecipanti, sono giuridicamente vincolanti e non possono essere modificati unilateralmente.
Per questo motivo è stata concordata la conversione delle dosi originariamente convenute nel contratto in ordini facoltativi. A tal fine è previsto il pagamento di una tariffa, che è deducibile dal prezzo che gli Stati membri dovranno pagare per ulteriori dosi facoltative nel caso in cui decidano di richiederne in futuro.
Qual è il prezzo delle dosi?
Il prezzo dei vaccini contro la COVID-19 è considerato un’informazione commerciale sensibile e i firmatari dell’accordo di acquisto sono vincolati per contratto alla riservatezza.
In generale, l’accordo garantisce che le disposizioni della modifica non si discostino sostanzialmente da quanto inizialmente concordato. Questo prevede l’impossibilità di variare il prezzo per la durata prolungata del contratto. Inoltre l’accessibilità economica dei vaccini è sempre stata un principio fondamentale per la strategia dell’UE sui vaccini.
Quante dosi dovrebbero ancora essere consegnate in virtù del contratto?
Il 20 maggio 2021 la Commissione europea, agendo con gli Stati membri e per loro conto, ha firmato un terzo contratto con BioNTech-Pfizer in virtù del quale si è impegnata ad acquistare 900 milioni di dosi iniziali, con un’opzione per l’acquisto di ulteriori 900 milioni di dosi. Dei 900 milioni di dosi iniziali, 450 milioni dovrebbero essere consegnati nel 2021 e nel 2022 e 450 milioni nel 2023.
La modifica odierna del terzo contratto con BioNTech-Pfizer prevede una riduzione delle dosi rispetto al quantitativo originariamente convenuto che deve ancora essere consegnato in virtù dell’attuale contratto.
Questi vaccini saranno adattati alle varianti future?
Gli Stati membri continueranno a ricevere le ultime versioni disponibili di vaccini contro la COVID-19 adattati alle varianti e autorizzati dalle autorità di regolamentazione, in caso di futura comparsa di varianti del virus che destano preoccupazione.
Quante dosi di vaccino riceveranno gli Stati membri che hanno scelto di non partecipare alla modifica?
Gli Stati membri che hanno scelto di non partecipare alla modifica continueranno a essere vincolati dagli attuali obblighi contrattuali.
Tali clausole di non partecipazione implicano la fine della solidarietà e dell’approccio congiunto della nostra strategia sui vaccini?
La strategia dell’UE sui vaccini ha avuto un successo che pochissimi nel 2020 ritenevano possibile. La solidarietà tra gli Stati membri è stata senza precedenti e ha consentito agli Stati membri di avere un accesso equo ai vaccini contro la COVID-19 nelle quantità necessarie a proteggere i cittadini dell’UE. Inoltre durante tutta la pandemia gli Stati membri hanno costantemente agito con solidarietà per rispondere all’evoluzione del virus.
Oggi la situazione epidemiologica è migliorata e gli Stati membri continuano ad agire di concerto affinché tale situazione si rifletta nei nostri contratti per i vaccini contro la COVID-19. L’accordo raggiunto con BioNTech-Pfizer e negoziato dalla squadra negoziale congiunta per conto degli Stati membri è un ulteriore esempio della solidarietà dell’UE e il risultato dei negoziati con le imprese volti a raggiungere il miglior risultato possibile per tutti gli Stati membri collettivamente. Alcuni Stati membri hanno tuttavia affermato che si sarebbero aspettati un risultato diverso e hanno pertanto esercitato il loro diritto di non partecipare alla modifica proposta, consentendo comunque agli altri Stati membri di continuare a beneficiarne. Gli Stati membri che hanno scelto di non partecipare continueranno a essere vincolati dagli attuali obblighi contrattuali.
Infine il meccanismo di non partecipazione è sempre esistito per tutti i contratti conclusi con gli sviluppatori di vaccini. Il fatto che gli Stati membri si avvalgano di un meccanismo concordato con tutti gli Stati membri dimostra che l’approccio congiunto funziona ed è adattato alle esigenze degli Stati membri.
Le norme in materia di responsabilità sono state modificate? In caso affermativo, in che modo?
I contratti per i vaccini contro la COVID-19 non hanno modificato le norme dell’UE in materia di responsabilità e i diritti dei pazienti sono pienamente tutelati, anche per quanto riguarda la loro facoltà di adire un tribunale.
FONTE: COMMISSIONE EUROPEA