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Domande e risposte sullo strumento di sostegno tecnico 2023
Che cos’è lo strumento di sostegno tecnico?
Lo strumento di sostegno tecnico (SST) della Commissione fornisce assistenza sotto l’aspetto tecnico per progettare ed attuare riforme negli Stati membri dell’UE. L’SST è orientato alla domanda, il che significa che interviene in seguito alle richieste presentate dagli Stati membri. Non fornisce un sostegno finanziario ma consiste delle migliori consulenze disponibili sul mercato, che possono contribuire alla progettazione e all’attuazione delle riforme.
L’SST rientra nel Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027. Promuove la coesione economica, sociale e territoriale sostenendo le riforme necessarie nei vari Stati membri.
La Commissione fornisce assistenza tecnica a tutti i 27 Stati membri dal 2017, mediante il programma di sostegno alle riforme strutturali e l’SST, che annoverano oltre 1 500 progetti in un’ampia gamma di settori strategici.
Quali finanziamenti riceve ciascuno Stato membro?
L’SST dispone di un bilancio di 864 milioni di € per 7 anni. Il suo bilancio per il 2023 ammonta a 115 milioni di €.
La Commissione non fornisce sostegno finanziario diretto agli Stati membri, ma fornisce consulenze per sostenere l’elaborazione e l’attuazione delle riforme. Quanto alle riforme, queste non sono finanziate dall’SST, ma possono essere finanziate con mezzi nazionali o con altri fondi dell’UE, come il dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Le consulenze messe a disposizione dalla Commissione non richiedono cofinanziamenti nazionali, ma il successo del sostegno dipende dall’impegno e dalla responsabilità delle autorità degli Stati membri. In molti casi il sostegno è offerto da gruppi di esperti esterni ed appartenenti della Commissione (della DG REFORM e/o di altri servizi della Commissione), che sono dispiegati caso per caso in maniera personalizzata.
Quali tipi di riforme possono avvalersi dell’SST?
L’SST può sostenere una gamma molto ampia di progetti di riforma. Tra i settori di intervento ammissibili a tale sostegno figurano i seguenti:
- gestione delle finanze pubbliche, politiche fiscali e amministrazione delle entrate;
- governance, pubblica amministrazione e Stato di diritto, comprese le riforme del sistema giudiziario;
- contesto imprenditoriale, crescita, commercio e investimenti;
- mercato del lavoro, istruzione e servizi sociali, comprese la gestione della migrazione e l’integrazione;
- assistenza sanitaria, assistenza sociale e assistenza all’infanzia;
- politiche verdi e digitali;
- settore finanziario e accesso ai finanziamenti;
- dati e statistiche;
- preparazione per l’adesione alla zona euro;
- sanità pubblica, rischi per la sicurezza, continuità del servizio.
In che modo gli Stati membri possono presentare una richiesta di sostegno alle riforme?
Ogni anno, al più tardi entro la fine di ottobre, gli Stati membri possono inviare richieste di sostegno. La Commissione le valuta e discute con le autorità nazionali di coordinamento le esigenze del paese in questione e le opzioni atte a sostenere le riforme. La Commissione inizia quindi a realizzare i progetti sul campo dopo l’adozione del programma di lavoro annuale dell’SST.
Per il 2023 sono stati selezionati 151 progetti di riforma volti a sostenere tutti gli Stati membri mediante 326 riforme all’avanguardia.
In qual modo la Commissione sceglie i progetti di riforma da sostenere tra le numerose richieste ricevute dagli Stati membri?
I progetti dell’SST sono selezionati sulla base dei criteri stabiliti nella normativa sull’SST e nel regolamento finanziario. Nel rispetto dei criteri stabiliti dall’articolo 9 del regolamento che istituisce l’SST, la Commissione valuta ogni richiesta in base ai seguenti elementi:
- urgenza, entità e profondità delle sfide individuate;
- sostegno necessario nelle aree di intervento interessate;
- analisi degli indicatori socio-economici e della capacità istituzionale e amministrativa generale dello Stato membro richiedente;
- principi di trasparenza, parità di trattamento e sana gestione finanziaria;
- priorità attribuita alla questione dallo Stato membro.
Come funziona nella pratica il sostegno alle riforme?
Il sostegno può riguardare tutte le fasi delle riforme, dall’elaborazione iniziale fino alle fasi di attuazione, gestione dei cambiamenti e valutazione. Può assumere la forma di consulenze strategiche o tecniche, di studi che valutano le esigenze o le opzioni di riforma in settori specifici, di formazione o di missioni nazionali da parte di esperti.
Il sostegno fornito attraverso l’SST:
- ha inizio con la richiesta di uno Stato membro; l’impegno e la responsabilità di quest’ultimo sono essenziali per il successo delle riforme;
- è personalizzato per ciascun caso e ciascun paese; la Commissione individua e analizza le esigenze specifiche di ogni situazione;
- apporta al paese una combinazione unica di consulenze: la Commissione risponde alle esigenze con la combinazione di consulenze migliore;
- agisce in modo pratico e concreto in termini di realizzazione: appena riceve una richiesta di sostegno, la Commissione avvia un dialogo con lo Stato membro per comprendere nel dettaglio la necessità di riforme e le modalità per dispiegare al meglio il sostegno più adatto nella maniera più rapida possibile;
- rafforza la capacità istituzionale e amministrativa degli Stati membri dell’UE di i) elaborare e attuare riforme, ii) agevolare le transizioni verde e digitale, iii) affrontare le sfide individuate nel semestre europeo o iv) applicare il diritto dell’UE.
Cosa sono i progetti multinazionali?
I progetti multinazionali forniscono sostegno a più di uno Stato membro per affrontare sfide comuni. Pur fornendo un sostegno mirato a ciascuno Stato membro interessato, questi progetti promuovono l’apprendimento reciproco e lo sviluppo di approcci comuni attraverso scambi tra pari. Nel 2023 l’SST prevede 33 progetti multinazionali.
Tra i temi del 2023 sono inclusi ad esempio:
- accelerare i processi di autorizzazione per le energie rinnovabili;
- migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici e dei servizi di trasporto;
- migliorare il funzionamento dei mercati dell’energia;
- favorire l’adattamento alle conseguenze dei cambiamenti climatici, anche mediante la prevenzione degli incendi boschivi e assicurando la protezione delle coste al fine di contrastare i rischi di erosione costiera e di alluvioni;
- migliorare le politiche in materia di qualità dell’acqua e dell’aria.
Ad esempio, l’SST sostiene la capacità di 23 Stati membri di rendere verdi le loro finanze pubbliche attraverso un programma di formazione su misura per i funzionari nazionali. Questo progetto fornisce strumenti di elaborazione delle politiche di bilancio, studi di casi e seminari dedicati per aiutare gli Stati membri a conseguire gli obiettivi climatici e ambientali.
Cosa sono i progetti multiregionali?
I progetti multiregionali si rivolgono a regioni che affrontano sfide con elementi simili. Forniscono sostegno su misura a ciascuna regione coinvolta, promuovono l’apprendimento reciproco, gli scambi tra pari e lo sviluppo di approcci comuni. Nel 2023 l’SST prevede 10 progetti multiregionali.
Le tematiche riguardano ad esempio:
- migliorare la sicurezza dei porti dell’UE e dei loro cluster industriali;
- integrare i migranti e attirare talenti verso il mercato del lavoro;
- sostenere la transizione verde e garantire l’approvvigionamento di materie prime minerali negli ecosistemi regionali;
- gestire e analizzare i dati sanitari a livello regionale;
- rafforzare l’impiego e la capacità di assorbimento dei fondi dell’UE nelle regioni ultraperiferiche;
- migliorare la qualità della governance multilivello e rafforzare la resilienza delle economie insulari.
Ad esempio, l’SST aiuterà alcune isole di Grecia, Croazia e Svezia a progettare e attuare strategie per sviluppare le loro economie, far progredire le transizioni verde e digitale e migliorare il benessere dei loro cittadini. Grazie a tale sostegno, le isole affronteranno meglio sfide comuni quali le tendenze demografiche, le carenze del mercato del lavoro, la bassa produttività e innovazione e la necessità di migliorare l’efficienza di un sistema di governance multilivello.
Cosa sono i progetti faro?
I progetti faro riguardano riforme di cui si riscontra la necessità in diversi Stati membri e in linea con le principali priorità dell’UE.
Nel 2023 l’SST interverrà con 13 progetti faro.
- Integrazione della dimensione ambientale nelle finanze pubbliche: attuazione del principio “non arrecare un danno significativo” (DNSH) nei programmi di finanziamento pubblico
- Accelerare le autorizzazioni per le energie rinnovabili
- Sostegno per l’adattamento ai cambiamenti climatici
- Gestione dei rischi ESG per il settore finanziario
- Sostegno agli ecosistemi industriali
- Migrazione e richiamo dei talenti
- Verso un’assistenza integrata incentrata sulla persona
- YOUTH FIRST – sostegno al benessere dei bambini e dei giovani, istruzione, formazione, protezione sociale e prospettive occupazionali
- PACE – scambio di cooperazione tra pubbliche amministrazioni
- Migliorare la qualità e l’uso delle informazioni fiscali scambiate tra gli Stati membri nel contesto della direttiva sulla cooperazione amministrativa
- Professionalizzazione del personale addetto agli appalti pubblici: promuovere metodologie strategiche, integrità e trasparenza
- Trasformazione digitale per le pubbliche amministrazioni regionali e locali
- Accademia dell’UE per la vigilanza sulla finanza digitale per migliorare le competenze delle autorità preposte alla vigilanza finanziaria
L’SST sostiene l’elaborazione e l’attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza (PRR)?
L’SST ha fornito sostegno a diversi Stati membri nella preparazione dei rispettivi PRR e sta ora sostenendo la loro attuazione. Più del 70% dei nuovi progetti SST selezionati nel 2023 riguarda l’attuazione dei PRR.
Oltre 400 progetti SST, compresi diversi nuovi progetti per il 2023, hanno già contribuito o contribuiranno all’elaborazione o all’attuazione dei PRR degli Stati membri.
Vi sono esempi relativi a riforme delle pubbliche amministrazioni sostenute dall’SST?
L’efficienza e la resilienza delle pubbliche amministrazioni sono fondamentali per consentire agli Stati membri di realizzare la ripresa economica e sfruttare al meglio le transizioni verde e digitale. Come dimostrato dalle recenti crisi, le amministrazioni devono essere in grado di adattarsi continuamente a un mondo in rapida evoluzione. Ciò richiede nuove competenze e nuovi metodi di lavoro, come la digitalizzazione dei servizi pubblici, garantendo nel contempo servizi di qualità, aperti, affidabili e responsabili per tutti. Per sostenere le riforme degli Stati membri in questo settore, l’SST lancia nel 2023 una nuova iniziativa per favorire gli scambi tra funzionari pubblici di diversi Stati membri: lo scambio di cooperazione tra pubbliche amministrazioni (PACE). Grazie a questa iniziativa, i funzionari pubblici avranno la possibilità di lavorare per un breve periodo in altri Stati membri per scambiarsi le migliori pratiche ed esperienze.
Vi sono esempi di come l’SST contribuisca all’attuazione dei piani territoriali per una transizione giusta?
L’SST sostiene 6 Stati membri nell’attuazione dei loro piani territoriali per una transizione giusta in base alle norme del Fondo per una transizione giusta.
Ad esempio, l’SST sostiene la preparazione di inviti a presentare progetti, strategie di sensibilizzazione e comunicazione, lo sviluppo di capacità degli enti locali e regionali, lo sviluppo di strumenti su misura e la diffusione di buone pratiche. Tale sostegno aiuterà le regioni interessate a mobilitare i finanziamenti del JTF.
Vi sono esempi di come l’SST contribuisca alla sicurezza energetica?
Dal 2022 l’SST sostiene gli Stati membri negli interventi volti a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi, come indicato nel piano REPowerEU. Ad esempio, la Commissione ha fornito consulenze e sviluppo di capacità a 17 Stati membri per individuare riforme e investimenti specifici nei campi delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica, della produzione di idrogeno rinnovabile, della diversificazione dell’approvvigionamento energetico e delle soluzioni innovative per decarbonizzare l’industria.
Inoltre, nel 2023 l’SST fornirà sostegno a 6 Stati membri al fine di accelerare le procedure amministrative per la concessione delle autorizzazioni riguardanti le energie rinnovabili, coerentemente con il piano REPowerEU, e 7 Stati membri riceveranno assistenza in merito ai progetti volti alla ristrutturazione e all’efficienza energetica, in linea con l’ondata di ristrutturazioni nell’UE, con le proposte di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia e con la direttiva sull’efficienza energetica.
In che modo l’SST aiuta gli Stati membri a far fronte alle conseguenze dell’aggressione militare non provocata della Russia nei confronti dell’Ucraina?
All’indomani dell’aggressione militare non provocata della Russia nei confronti dell’Ucraina, la Commissione ha lanciato un invito speciale per sostenere gli Stati membri che accolgono le persone in fuga dall’Ucraina e contribuire ai loro sforzi per eliminare gradualmente la dipendenza dai combustibili fossili russi.
Sostiene inoltre diversi Stati membri nell’attuazione efficace delle sanzioni nei confronti della Russia. Tale attività comprende, ad esempio, l’identificazione della proprietà o del controllo effettivi di una società, essenziali per individuare i beni da congelare. Il sostegno si concentra anche sul monitoraggio delle transazioni in criptovalute per prevenire l’elusione delle sanzioni. Nel 2023 l’SST aiuterà 9 Stati membri a mappare le competenze delle autorità nazionali per l’attuazione delle sanzioni. Tale attività comprende, ad esempio, l’analisi dei punti di forza e di debolezza dei diversi approcci al congelamento dei beni.
Vi sono esempi di come l’SST fornisce sostegno in materia di competenze?
In occasione dell’Anno europeo delle competenze 2023, l’SST continuerà a sostenere gli Stati membri nell’elaborazione delle strategie nazionali per superare le carenze di competenze e gli squilibri tra domanda e offerta.
Ad esempio, l’SST ha sostenuto la creazione di un’Accademia dell’UE per la vigilanza sulla finanza digitale. Questa Accademia rafforza le competenze delle autorità di vigilanza in modo da gestire i rischi derivanti dall’utilizzo di tecnologie avanzate nel settore finanziario per una migliore protezione dei consumatori.
FONTE: COMMISSIONE EUROPEA