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Pubblicato il 13 marzo 2023

Green Deal europeo: L’UE concorda norme più rigorose per promuovere l’efficienza energetica

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La Commissione accoglie con favore l’accordo provvisorio raggiunto questa mattina con il Parlamento europeo e il Consiglio per riformare e rafforzare la direttiva dell’UE sull’efficienza energetica. L’accordo segna un ulteriore passo nella messa a punto del pacchetto “Pronti per il 55%” per realizzare il Green Deal europeo e il piano REPowerEU. Ancora una volta appare chiara la determinazione dell’UE a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Centrare obiettivi più ambiziosi con strumenti migliori 

Per la prima volta, al principio dell’efficienza energetica al primo posto è conferita forza giuridica, ossia l’obbligo esplicito per i paesi dell’UE di tenere conto dell’efficienza energetica nelle politiche, nella pianificazione e nelle principali decisioni di investimento nel settore energetico e non solo.

L’accordo stabilisce un obiettivo di efficienza energetica dell’UE dell’11,7% per il 2030, che supera la proposta originaria “Pronti per il 55%” della Commissione: impone infatti agli Stati membri di garantire collettivamente una riduzione supplementare del consumo di energia finale e primaria rispetto alle previsioni di consumo del 2020.

Nell’accordo provvisorio l’obbligo di risparmio energetico annuale è quasi raddoppiato per assicurare un progresso continuo. Dal 2024 al 2030 i paesi dell’UE dovranno realizzare ogni anno nuovi risparmi pari in media all’1,49% del consumo di energia finale rispetto al livello attuale dello 0,8%, per raggiungere gradualmente l’1,9% entro la fine del 2030. L’accordo è uno strumento importante per stimolare il risparmio energetico in settori di uso finale quali l’edilizia, l’industria e i trasporti.

Le norme rivedute conferiscono inoltre al settore pubblico una maggiore responsabilità per quanto riguarda l’aumento dell’efficienza energetica: negli appalti pubblici di prodotti, servizi, edifici e lavori gli enti pubblici dovranno tenere sistematicamente conto dei requisiti di efficienza energetica; nel settore pubblico è introdotto un nuovo obiettivo annuale dell’1,9% di riduzione del consumo energetico; l’obbligo per i paesi dell’UE di ristrutturare ogni anno almeno il 3% della superficie coperta totale degli edifici di proprietà della pubblica amministrazione copre ora anche i livelli regionale e locale.

Ai sensi della direttiva riveduta le imprese saranno incentivate a essere più efficienti sotto il profilo energetico. In primo luogo, per i grandi consumatori di energia i sistemi di gestione dell’energia saranno la regola; tutte le imprese, comprese le PMI con un consumo energetico annuo superiore a 85 TJ, dovranno predisporre e applicare un sistema di gestione dell’energia. In caso contrario, saranno sottoposte a un audit energetico (se il loro consumo annuo supera i 10 TJ). Per la prima volta è introdotto anche un regime di comunicazione delle prestazioni energetiche dei grandi centri dati.

Stando alle norme concordate, i paesi dell’UE dovranno promuovere piani locali di riscaldamento e raffrescamento nei centri urbani con una popolazione superiore a 45 000 abitanti. Inoltre, con la definizione riveduta di teleriscaldamento e teleraffrescamento efficienti, i requisiti minimi saranno gradualmente modificati per riuscire a ad assicurare, entro il 2050, la fornitura completamente decarbonizzata di teleriscaldamento e teleraffrescamento. Il sostegno alle nuove unità di cogenerazione ad alto rendimento che utilizzano gas naturale e sono collegate al teleriscaldamento in sistemi efficienti di teleriscaldamento e teleraffrescamento sarà possibile solo fino al 2030, mentre in tali sistemi, nelle nuove capacità di generazione di calore, sarà vietato l’uso di tutti gli altri combustibili fossili.

L’accordo rafforza ulteriormente le disposizioni sul finanziamento dell’efficienza energetica per facilitare la mobilitazione degli investimenti. Con le nuove disposizioni i paesi dell’UE saranno tenuti a promuovere regimi di finanziamento innovativi e prestiti verdi per l’efficienza energetica, garantendone l’offerta ampia e non discriminatoria da parte degli istituti finanziari. I paesi dell’UE dovranno riferire in merito al volume degli investimenti nell’efficienza energetica.

Alleviare la povertà energetica e responsabilizzare i consumatori

L’accordo include la prima definizione di povertà energetica mai adottata dall’UE. Gli Stati membri devono ora applicare misure di miglioramento dell’efficienza energetica in via prioritaria presso le persone in condizioni di povertà energetica, i clienti vulnerabili, le famiglie a basso reddito e, se pertinente, le persone che vivono negli alloggi sociali. Le norme rivedute mettono maggiormente in evidenza la riduzione della povertà energetica e la responsabilizzazione dei consumatori, anche con la creazione di sportelli unici per l’assistenza tecnica e finanziaria, e di meccanismi extragiudiziali per la risoluzione delle controversie.

Prossime tappe

L’accordo provvisorio di oggi richiede l’adozione ufficiale del Parlamento europeo e del Consiglio; una volta completato l’iter, la nuova legislazione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione ed entra in vigore.

Contesto

Il Green Deal europeo è il piano di crescita a lungo termine dell’UE, volto a rendere l’Europa climaticamente neutra entro il 2050. La revisione della direttiva sull’efficienza energetica è una delle proposte del pacchetto “Pronti per il 55%” che la Commissione ha presentato nel luglio 2021 affinché le politiche unionali su clima, energia, uso del suolo, trasporti e fiscalità riescano a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Conseguire tali riduzioni nei prossimi dieci anni è fondamentale se l’Europa vuole diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 e fare del Green Deal europeo una realtà.

L’efficienza energetica è anche un pilastro portante del piano REPowerEU, che è la strategia dell’UE per eliminare quanto prima le importazioni di combustibili fossili russi. Nel maggio 2022 La Commissione ha proposto, nell’ambito del piano REPowerEU, di rafforzare le misure di efficienza energetica a lungo termine, tra cui un aumento dell’obiettivo vincolante di efficienza energetica fissato nell’ambito del pacchetto legislativo “Pronti per il 55%” connesso al Green Deal europeo.

Citazioni

“Il risparmio energetico è un passo fondamentale per salvare il pianeta. Negli ultimi mesi gli europei hanno dimostrato di essere pronti e capaci di affrontare questa sfida e la nostra industria ha dimostrato di essere in grado di ottimizzare i consumi energetici e i processi di produzione. Dobbiamo ora integrare l’efficienza energetica in modo più sistemico nella nostra società, e la direttiva riveduta ci aiuta in questo senso.”

Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo – 10/03/2023

“L’efficienza energetica è fondamentale per conseguire la piena decarbonizzazione dell’economia dell’UE e l’indipendenza dai combustibili fossili russi. Un quadro dell’UE più solido nell’efficienza energetica ci aiuterà a mantenere la rotta verso il conseguimento degli obiettivi in materia di energia e clima per il 2030. Può anche essere un importante motore per la competitività e rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento. Le nuove disposizioni sulla responsabilizzazione dei consumatori e sulla povertà energetica assicureranno che la transizione verso l’energia pulita sia accessibile a tutti, anche ai più vulnerabili.”

Kadri Simson, commissaria per l’Energia – 10/03/2023

 FONTE: COMMISSIONE EUROPEA