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Pubblicato il 7 marzo 2023

Anno europeo delle competenze – La Commissione plaude all’accordo politico

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La Commissione accoglie con soddisfazione l’accordo politico raggiunto oggi dal Parlamento europeo e dagli Stati membri sull’Anno europeo delle competenze. Tenendo fede a quanto annunciato dalla Presidente Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione 2022, lo scorso ottobre la Commissione ha presentato ai colegislatori una proposta sull’Anno europeo delle competenze.

Durante l’Anno europeo delle competenze la Commissione, il Parlamento europeo, gli Stati membri, le parti sociali, i servizi per l’impiego pubblici e privati, le camere di commercio e dell’industria, gli erogatori di istruzione e formazione, i lavoratori e le imprese collaboreranno per promuovere lo sviluppo delle competenze, migliorando in tal modo le opportunità di vita e di lavoro delle persone. Ciò consentirà all’Europa di diventare più competitiva, incrementando la forza lavoro e garantendo che la transizione verde e digitale e la ripresa economica siano socialmente eque e giuste.

La transizione verde potrebbe creare fino a 1 milione di posti di lavoro supplementari nell’UE entro il 2030, ma le imprese spesso faticano a trovare lavoratori con competenze adeguate: tra il 2015 e il 2021 è raddoppiata la carenza di manodopera nei settori e negli impieghi chiave per la transizione verde. Inoltre, l’indice di digitalizzazione dell’economia e della società mostra che, in Europa, 4 adulti su 10 e 1 persona su 3 che lavora non dispongono delle competenze digitali di base. L’Anno europeo delle competenze contribuirà ad affrontare la carenza di competenze, ad esempio mobilitando gli sforzi nazionali e inoltre dando visibilità a iniziative nuove o già esistenti a livello dell’UE, comprese opportunità di finanziamento dell’Unione, onde sostenerne l’adozione e promuovere l’organizzazione di attività ed eventi attinenti alle competenze in tutta l’UE.

L’Anno europeo delle competenze perseguirà principalmente 4 obiettivi:

  • promuovere investimenti nella formazione e nel miglioramento del livello delle competenze, consentendo alle persone di conservare il posto di lavoro o di trovarne uno nuovo;
  • garantire che le competenze corrispondano alle esigenze dei datori di lavoro, collaborando strettamente con le parti sociali e le imprese;
  • abbinare le aspirazioni e le competenze delle persone alle opportunità offerte dal mercato del lavoro, in particolare per la transizione verde e digitale e la ripresa economica.
  • attrarre persone provenienti da paesi extra-UE in possesso delle competenze di cui c’è bisogno.

Iniziative e attività in programma

L’Anno europeo sarà celebrato in un Festival dell’Anno europeo delle competenze, in programma per il 9 maggio (giornata dell’Europa), che metterà in collegamento attività attinenti alle competenze che si svolgeranno contemporaneamente in tutta Europa. L’Anno europeo delle competenze, che si protrarrà fino a maggio 2024, varerà e promuoverà numerose azioni e iniziative. L’accento sarà posto sulla messa in atto degli strumenti esistenti; sarà tuttavia adottata anche una serie di nuove proposte dell’UE per sostenere gli sforzi in corso e promuovere ulteriormente lo sviluppo delle competenze in tutti gli Stati membri. Alcuni esempi:

  • la Commissione adotterà un pacchetto sull’istruzione e le competenze digitali per migliorare le competenze, l’istruzione e la formazione digitali;
  • sulla scia della sua recente valutazione, la Commissione proporrà un aggiornamento del quadro europeo di qualità per i tirocini al fine di rafforzare la qualità dei tirocini e sostenere la formazione e la partecipazione dei giovani al mercato del lavoro;
  • il lancio del bacino di talenti dell’UE agevolerà le assunzioni internazionali e offrirà a cittadini qualificati di paesi terzi l’opportunità di lavorare in settori considerati di rilevanza strategica a livello dell’UE, in particolare facilitando l’abbinamento tra posti vacanti nell’UE e cittadini qualificati di paesi terzi;
  • la Commissione proporrà un’iniziativa per il rinnovo del quadro di mobilità per l’apprendimento, che permetterà a un numero maggiore di discenti ed educatori di studiare e insegnare all’estero;
  • la Commissione proporrà un’iniziativa volta a migliorare il riconoscimento delle qualifiche dei cittadini di paesi terzi, al fine di attrarre lavoratori dotati delle competenze necessarie;
  • inoltre, l’introduzione di partenariati volti ad attirare talenti con determinati paesi partner non UE contribuirà a individuare le esigenze in termini di competenze e formazione, al fine di migliorare le opportunità di mobilità e le vie di accesso legali all’UE;
  • nell’ambito del patto per le competenze, l’industria, gli erogatori di istruzione e formazione professionale, le parti sociali, i servizi pubblici per l’impiego e altri soggetti creeranno nuovi partenariati per impegnarsi nella formazione e investire nella riqualificazione dei lavoratori. Sono in fase di costituzione partenariati per le competenze nei settori delle energie rinnovabili onshore, delle pompe di calore e dell’efficienza energetica;
  • come annunciato nel piano industriale del Green Deal, la Commissione proporrà di istituire accademie dell’industria a zero emissioni nette per attuare programmi di miglioramento delle competenze e di riqualificazione in settori industriali strategici per la transizione verde, come le materie prime, l’idrogeno e le tecnologie solari;
  • la Commissione istituirà un’accademia delle competenze informatiche volta ad accrescere il numero di professionisti formati nella cibersicurezza, al fine di colmare il crescente divario di talenti informatici. L’accademia riunirà le iniziative esistenti per colmare il divario di competenze informatiche e rispondere alle esigenze del mercato del lavoro nel settore della cibersicurezza;
  • nel settore della ricerca e dell’innovazione, nell’ambito dello Spazio europeo della ricerca, sarà introdotto un nuovo quadro per le carriere della ricerca, comprendente misure volte a migliorare le condizioni di lavoro, le competenze e la mobilità e a facilitare il riconoscimento della professione;
  • l’iniziativa per i talenti deep tech, un’iniziativa faro nell’ambito della nuova agenda europea per l’innovazione, contribuirà a formare, entro il 2025, 1 milione di alunni, studenti e professionisti nei settori ad elevatissimo contenuto tecnologico;
  • la conferenza Making Skills Count (Facciamo contare le competenze) dell’8 e 9 giugno darà risalto a iniziative che accrescono sia il valore che la visibilità delle competenze;
  • gli European Digital Skills Awards 2023 mirano a premiare progetti e iniziative che stanno contribuendo a colmare il divario digitale. Le candidature sono aperte e i vincitori saranno annunciati a giugno;
  • dal 23 al 27 ottobre la Settimana europea delle competenze professionali 2023 evidenzierà l’importanza fondamentale che l’istruzione e la formazione professionale rivestono per le persone di tutte le età;
  • la Settimana UE della programmazione, in programma dal 7 al 22 ottobre 2023, è un’iniziativa di base che mette la programmazione e l’alfabetizzazione digitale alla portata di tutti in modo divertente e coinvolgente.

Prossime tappe

L’accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione deve ora essere formalmente approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Per garantire il coordinamento delle attività dell’Anno europeo a livello nazionale, la Commissione ha invitato gli Stati membri a nominare un coordinatore nazionale.

Contesto

Gli Stati membri hanno approvato gli obiettivi sociali dell’UE per il 2030, in base ai quali almeno il 60% degli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione, presentando già il loro contributo nazionale al conseguimento di tale obiettivo. Si tratta di un aspetto importante anche per raggiungere entro il 2030 l’obiettivo di un tasso di occupazione di almeno il 78%.

In base alla bussola per il digitale 2030, entro tale anno nell’UE almeno l’80% degli adulti dovrebbe possedere per lo meno le competenze digitali di base, 20 milioni di specialisti delle TIC dovrebbero avere un impiego in tale settore e più donne dovrebbero essere incoraggiate a lavorare in tale ambito. L’Anno europeo delle competenze contribuirà anche al piano industriale del Green Deal per rafforzare la competitività dell’industria europea a zero emissioni nette e sostenere la neutralità climatica.

Sono disponibili vari strumenti di finanziamento dell’UE, quali il Fondo sociale europeo Plus (FSE +), il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il programma Europa digitaleOrizzonte Europa ed Erasmus+ a sostegno degli investimenti degli Stati membri per il miglioramento delle competenze e la riqualificazione.

Sul sito web dedicato all’Anno europeo sono disponibili il programma completo delle attività e ulteriori informazioni.

FONTE: COMMISSIONE EUROPEA